Che cos’è la ricerca qualitativa?
Si tratta di un tipo di ricerca che mira a raccogliere dati in forma non numerica. Solitamente restituisce informazioni più approfondite rispetto a quelle ottenute tramite ricerche quantitative (di cui parleremo a breve), poiché mira a individuare ragioni, opinioni e motivazioni profonde.
I metodi qualitativi si concentrano su opinioni, percezioni, ragioni, motivazioni e valori dei partecipanti, per capire come mai le persone agiscono in un certo modo.
Per questo, la ricerca qualitativa è detta naturalistica, in quanto considera eventi sociali naturali che avvengono in contesti naturali e chi si occupa di questo genere di ricerca considera il proprio ruolo nella ricerca sociale uno strumento per raccogliere dati qualitativi.
Questi ricercatori hanno scoperto ciò considerando origini primarie e secondarie, in cui i dati sono presentati in forma non numerica. Questo tipo di dati può includere citazioni, simboli, immagini e testimonianze scritte.
Si tratta di tipologie di dati che offrono informazioni soggettive ai ricercatori. Anche se non si tratta di fatti oggettivi, è possibile interpretare questi dati qualitativi per giungere a conclusioni utili che forniscono maggiore contesto.
Per questo motivo, la ricerca qualitativa è considerata esplicativa e spesso viene usata nell’ambito della ricerca sociale, in quanto offre una panoramica su comportamenti e azioni.
Può rivelarsi un approccio valido per le ricerche sui servizi sanitari o per progetti di ricerca clinica.
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Ricerca quantitativa e ricerca qualitativa a confronto
Per comprendere la differenza fra i metodi di ricerca qualitativo e quantitativo, approfondiamo innanzitutto quest’ultimo approccio.
Ricerca quantitativa
La ricerca quantitativa è un metodo che mira a raccogliere dati quantitativi, ovvero che possono essere convertititi in numeri o dati numerici, facilmente quantificabili, confrontabili e analizzabili.
I metodi di ricerca quantitativa utilizzano origini primarie e secondarie, in cui i dati sono rappresentati in forma numerica. Alcuni esempi sono i risultati di sondaggi a risposta chiusa, dati statistici, demografici e relativi a censimenti.
I dati delle ricerche quantitative tendono a essere usati quando i ricercatori sono interessati a comprendere un determinato momento e a esaminare dataset nel corso del tempo alla ricerca di tendenze e schemi.
Differenza fra metodologie di ricerca quantitative e qualitative
Se la ricerca qualitativa utilizza dati che forniscono informazioni non numeriche, l’approccio quantitativo si concentra invece su dati numerici.
Generalmente, quando vuoi misurare qualcosa o verificare un’ipotesi utilizzi metodi quantitativi. Se, invece, ti interessa sondare idee, opinioni e significati, usi metodi qualitativi.
Anche se le ricerche qualitative aiutano a definire correttamente, promuovere e vendere prodotti, è opportuno non affidarsi esclusivamente a questi metodi, in quanto i loro risultati non possono essere sempre replicati con sicurezza. La ricerca qualitativa non è empirica, ma indicativa.
Ricerca quantitativa |
Ricerca qualitativa |
Dati strutturati |
Dati non strutturati |
Analisi statistica |
Riepilogo |
Conclusioni oggettive |
Conclusioni soggettive |
Sondaggi, esperimenti |
Interviste, focus group |
Le migliori ricerche di analisi statistica si basano su una combinazione di dati empirici e relativi a esperienze umane (metodi qualitativo e quantitativo) per comprendere un fenomeno e ottenere rapidamente insight migliori e più dettagliati.
Spesso, chi fa ricerca qualitativa e non usa entrambi i metodi si rende conto che i risultati ottenuti sono parziali.
Immaginiamo un’azienda di commercio al dettaglio che vuole capire se una nuova linea di scarpe avrà successo sul mercato di riferimento:
- I metodi qualitativi possono essere utilizzati su un campione di clienti di riferimento per comprendere i motivi soggettivi per cui le persone acquisterebbero le scarpe o meno.
- I metodi quantitativi, invece, applicati alle informazioni storiche sull’acquisto di calzature da parte dei clienti, possono fornire insight sulle prestazioni delle vendite e su quelle attese per la nuova gamma di prodotti.
Approcci di ricerca qualitativa
Esistono cinque approcci ai metodi di analisi qualitativa:
- Grounded theory: si riferisce alle situazioni in cui chi fa ricerca qualitativa giunge per induzione a formulare un’ipotesi migliore e questo avviene tramite la raccolta di dati qualitativi e la definizione di collegamenti. Dopo una domanda iniziale, chi svolge questa ricerca esamina le informazioni, raggruppate in idee o codici, che crescono e si sviluppano in categorie più ampie man mano che la ricerca qualitativa procede. Al termine della ricerca qualitativa, il ricercatore potrebbe trovarsi con un’ipotesi completamente diversa, che si basa su evidenze e indagini, oltre che sulla domanda iniziale.
- Ricerca etnografica: i ricercatori si inseriscono nell’ambiente del partecipanti o del gruppo per comprendere la cultura e il contesto in cui hanno luogo attività e comportamenti. L’esito dipende dal coinvolgimento di chi effettua la ricerca, che può essere soggetto a bias interpretativo e bias di osservazione dei partecipanti. Ciò nonostante, rimane uno strumento ottimale per consentire a chi effettua la ricerca di sperimentare un “mondo” altro.
- Ricerca-azione: con questa procedura, ricercatori e partecipanti collaborano per generare un cambiamento, che può avvenire tramite interventi, ricerca e riflessione sui risultati. Attraverso la collaborazione, il collettivo giunge a un risultato e le modalità di interazione del gruppo e l’influenza reciproca fra i suoi membri offrono informazioni sulle capacità di pensiero critico degli individui.
- Ricerca fenomenologica: i ricercatori cercano di comprendere il significato di un fenomeno-evento o fenomeno-comportamento descrivendo e interpretando le esperienze di vita dei partecipanti. Secondo questo procedimento di ricerca qualitativa, le persone creano la propria realtà strutturata (la loro “costruzione sociale della realtà”) sulla base delle proprie esperienze passate. Per questo, esaminando il modo in cui le persone vivono consapevolmente la propria vita, è possibile individuare il significato esperienziale dei motivi per cui vivono in un certo modo.
- Ricerca narrativa: nella ricerca (o indagine) narrativa, i ricercatori esaminano il modo in cui le storie sono narrate dai partecipanti e come questi usano le proprie esperienze per spiegare il significato delle scelte e degli eventi della loro vita. Questa modalità di ricerca qualitativa può basarsi, per fare solo alcuni esempi, su diari, resoconti di conversazioni, autobiografie o lettere. Si esamina la narrazione soggettiva del partecipante e questo consente di comprendere i suoi punti di vista sulla base di ciò che ha documentato/dichiarato.
Metodi di ricerca qualitativa |
Necessaria l’interazione fra i partecipanti |
In presenza |
Focus group |
In remoto (o senza discussione diretta) |
Sondaggio Delphi |
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Interazione fra i partecipanti non necessaria |
Ciò che le persone affermano |
Interviste semi-strutturate |
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Più di quello che le persone affermano |
Osservazione diretta |
I metodi di ricerca qualitativa possono sfruttare strumenti di ricerca strutturata per la raccolta dei dati, ad esempio:
Sondaggi per raccogliere i punti di vista individuali
Un sondaggio è un metodo di ricerca qualitativa facile da creare e da distribuire, che aiuta a raccogliere rapidamente informazioni da un ampio gruppo di partecipanti. Oggi è possibile realizzare online i tradizionali sondaggi cartacei, mantenendo così i costi contenuti.
Nella ricerca qualitativa, le domande tendono a essere a risposta aperta per raccogliere più informazioni e mettono a disposizione una casella di testo che non pone vincoli alla possibilità di lasciare commenti.
Ecco alcuni esempi:
- Ai partecipanti viene richiesto di tenere per un certo periodo di tempo un diario o un video-diario, attraverso cui documentare opinioni e sensazioni.
- Test di utilizzo domestico: gli acquirenti usano i prodotti di un brand per un certo periodo e raccontano la propria esperienza.
Sondaggi di gruppo per raggiungere un consenso (sondaggio Delphi)
I sondaggi Delphi possono essere usati per riunire i partecipanti e raggiungere un consenso attraverso una serie di domande. A differenza dei sondaggi tradizionali, in cui solo i ricercatori ricevono i risultati, nei sondaggi Delphi questi sono condivisi anche con i partecipanti, che così possono riflettere e considerare tutte le risposte prima di procedere con un nuovo giro di domande.
Questo metodo è utile in quanto aiuta i ricercatori a individuare la varianza all’interno del gruppo di partecipanti ed esaminare il processo tramite cui si raggiunge il consenso.
Ecco alcuni esempi:
- Ai partecipanti viene richiesto di agire da giuria fittizia nell’ambito di un processo. Nel corso di più fasi, vengono rivelati i dettagli del caso e si esamina in che modo mutano le opinioni. Al termine, la giuria fittizia deve prendere una decisione unanime sull’imputato.
- Ai partecipanti viene chiesto di commentare le versioni di un prodotto in fase di sviluppo man mano che vengono apportate modifiche in considerazione del loro feedback. Al termine, i partecipanti devono stabilire se il prodotto è pronto per il lancio.
Interviste semi-strutturate
Le interviste sono un ottimo modo di entrare in contatto con i partecipanti, anche se la loro preparazione e conduzione richiede tempo al team di ricerca, soprattutto se le interviste sono effettuate in presenza.
I ricercatori, inoltre, potrebbero avere difficoltà a entrare in contatto con partecipanti che risiedono in aree geografiche diverse. I ricercatori usano un insieme di domande predefinite a risposta aperta, ma è possibile porre domande più specifiche sulla base delle risposte ricevute.
Ecco alcuni esempi:
- Nel corso di un’intervista telefonica, i partecipanti sono invitati a riportare il proprio feedback su un prodotto. Durante la conversazione, i ricercatori possono andare fuori traccia e porre domande più approfondite per ottenere una migliore comprensione o informazioni più dettagliate.
Focus group
Viene costituito un gruppo di partecipanti, all’interno del quale viene discusso un certo argomento. Questa modalità è guidata da un ricercatore e di solito avviene in presenza in un luogo accessibile a tutti, per facilitare la comunicazione fra tutti i partecipanti all’interno di focus group.
In questi ultimi i ricercatori usano un insieme di domande predefinite a risposta aperta, ma è possibile porre domande più specifiche sulla base delle risposte ricevute.
Ecco alcuni esempi:
- Ai partecipanti viene chiesto di svolgere test di user experience, ovvero test di usabilità di un’interfaccia volti a mostrare con quanta facilità gli utenti riescono a svolgere determinate attività.
Osservazione diretta
Si tratta di una modalità di ricerca etnografica in cui i ricercatori osservano il comportamento dei partecipanti in un ambiente naturale. Può rivelarsi un metodo ottimale per comprendere le azioni oggetto di studio nel contesto della cultura e dell’ambiente dei partecipanti.
Si tratta di un metodo soggetto a bias del ricercatore, poiché questi è la persona che deve interpretare le azioni e le reazioni dei partecipanti. Le rilevazioni del ricercatore possono essere influenzate dalle sue convinzioni, valori e deduzioni.
Ecco alcuni esempi:
- Il ricercatore si inserisce nello stesso ambiente degli acquirenti per comprendere le prestazioni che un prodotto avrebbe rispetto a valori e regole della società di riferimento.
Tipologie di dati qualitativi e tipi di categorie
I metodi di ricerca qualitativa, spesso, restituiscono informazioni nelle seguenti forme:
- Citazioni
- Simboli
- Immagini
- Testimonianze scritte
- Discorsi
Grazie all’analisi contestuale delle informazioni, i ricercatori sono in grado di assegnare i partecipanti a tipi di categorie, come:
- Religione
- Genere
- Classe sociale
- Orientamento politico
- Maggiore propensione ad acquistare un prodotto
- Stile di apprendimento preferito
I vantaggi della ricerca qualitativa
- È utile in situazioni complesse: anche se la ricerca qualitativa è ideale per affrontare temi elaborati, aggiungere contesto sfruttando fatti quantitativi può aiutare a comprendere meglio l’argomento. Sono situazioni in cui la ricerca quantitativa, da sola, potrebbe non essere sufficiente.
- Offre una panoramica sulle motivazioni: la ricerca qualitativa può aiutarti a comprendere i significati più profondi della risposta data da un partecipante. Può aiutare a svelare i motivi di fondo, che non sempre sono individuabili analizzando dati numerici.
- Può migliorare le esperienze dei clienti: soprattutto nei settori dei servizi in cui i clienti sono essenziali, ad esempio nella sanità privata, la raccolta di informazioni sull’esperienza di un cliente tramite studi di ricerca sanitaria può indicare gli ambiti di miglioramento dei servizi.
Gli svantaggi della ricerca qualitativa
- Bisogna porre la domanda giusta: la ricerca qualitativa costringe a valutare quale sia la domanda giusta per svelare il ragionamento sottostante a un comportamento. Per procedere, potrebbe essere necessario porre domande più approfondite, che si adattano meglio a un focus group o a un’intervista in presenza.
- I risultati vanno interpretati: i dati qualitativi sono scritti, orali e spesso ricchi di sfumature, il che può rendere difficile la loro interpretazione, in quanto non sono in forma numerica. Questo fattore può rendere più difficile accettare o rifiutare l’ipotesi.
- Maggiore probabilità di bias: i metodi di ricerca qualitativa hanno un livello di controllo inferiore, in quanto sono soggetti a bias come bias di conferma, del ricercatore e di osservazione. Il rischio è una reazione a catena che va a influenzare validità e correttezza dei risultati della ricerca qualitativa.
Come usare la ricerca qualitativa a vantaggio della propria azienda?
I metodi qualitativi ti aiutano a migliorare prodotti e marketing in molti modi:
- Comprendi i legami emotivi verso il tuo brand
- Individui gli ostacoli all’acquisto
- Sveli dubbi e confusioni relative al tuo messaggio
- Individui caratteristiche mancanti dei prodotti
- Migliori l’utilizzabilità del tuo sito web, app o esperienza chatbot
- Scopri in che modo i consumatori parlano dei tuoi prodotti
- Scopri in che modo gli acquirenti confrontano il tuo brand con altri nel competitive set
- Scopri in che modo i dipendenti di un’organizzazione valutano e selezionano i fornitori
Come condurre efficacemente una ricerca qualitativa in 6 passaggi
Le aziende possono sfruttare le ricerche qualitative utilizzandole per comprendere il significato delle varie tipologie di dati. Ecco alcuni passaggi:
- Definisci il problema o l’area di interesse: che fenomeno stai osservando e che frequenza ha? Individua che tipo di dati stai osservando.
- Formula un’ipotesi: chiediti quali potrebbero essere i motivi della situazione sulla base del tipo di dati qualitativi presi in esame.
- Pianifica la ricerca qualitativa: usa strumenti di ricerca qualitativa come sondaggi, focus group o interviste per porre domande a verifica della tua ipotesi.
- Raccolta dei dati: raccogli dati qualitativi e comprendi cosa ti comunicano i tipi di dati raccolti. Una volta raccolti diversi tipi di dati su periodi estesi, puoi analizzarli e ricavare insight su atteggiamenti e schemi linguistici che cambiano.
- Analisi dei dati: le informazioni che hai ottenuto supportano la tua ipotesi? Potrebbe essere necessario effettuare nuovamente la ricerca qualitativa con variabili diverse per vedere se i risultati migliorano.
- Presenta i dati della tua ricerca in modo efficace: comunica i risultati con chiarezza e concisione per consentire alle persone di comprenderli.
Analisi di dati qualitativi
La valutazione di una ricerca qualitativa può essere complessa, dal momento che esistono diverse piattaforme di analisi utilizzabili e moltissime origini dei dati soggettive da confrontare.
Qualtrics mette a tua disposizione diversi strumenti di analisi qualitativa, come Text iQ (basato su iQ di Qualtrics), che sfrutta apprendimento automatico avanzato ed elaborazione del linguaggio naturale per aiutarti a individuare schemi e tendenze nei testi.
Hai inoltre accesso a:
- Analisi del sentimento: una tecnica volta a individuare il sentimento di fondo (ad es. positivo, neutrale e/o negativo) nelle risposte testuali delle ricerche qualitative.
- Rilevamento/categorizzazione degli argomenti: questa tecnica consiste nel raggruppamento di temi simili pertinenti per l’azienda e/o il settore (ad es. “Qualità alimentare”, “Efficienza del personale” o “Disponibilità prodotti”).
In che modo i prodotti Qualtrics aiutano a migliorare e semplificare il processo di ricerca qualitativa
Anche nel mercato odierno, ossessionato dai dati, quelli qualitativi rimangono preziosi o lo diventano ancora di più, in quanto ti aiutano a stabilire connessioni umane autentiche con i consumatori. Se la ricerca qualitativa non svolge un ruolo nella definizione della tua strategia per prodotti e marketing, le tue decisioni rischiano di perdere in efficacia.
Il sistema Qualtrics XM ti offre una soluzione integrata e all-in-one che ti assiste nell’intero ciclo di una ricerca qualitativa. Dalla creazione dei sondaggi alla raccolta dei dati, fino all’analisi testuale e alla creazione di report sui dati, questo strumento aiuta i tuoi team interni a ottenere insight dai dati soggettivi e categoriali.
Rendiamo disponibili i metodi di ricerca qualitativa tramite modelli o modalità avanzate di progettazione dei sondaggi. Anche se puoi raccogliere i dati manualmente e condurre analisi con un foglio di calcolo informatico, questa soluzione ti aiuta ad automatizzare i processi della ricerca qualitativa, facendoti risparmiare tempo e riducendo le attività di gestione.
L’uso di tecniche computazionali ti aiuta a evitare errori umani, mentre i risultati dei partecipanti arrivano già integrati nelle analisi in tempo reale.
I nostri strumenti principali, Text IQ™ e Driver IQ™, facilitano e velocizzano l’analisi di dati soggettivi e categoriali. Puoi mettere in evidenza i principali risultati sulla base di argomento, sentiment o frequenza: a te la scelta.
Ecco alcuni esempi operativi dell’area di lavoro, dove puoi usare funzioni drag and drop per creare rapidamente visualizzazioni dei dati:
Come ottenere dati qualitativi
L’analisi qualitativa si pone come obiettivo quello di individuare dei fenomeni (conosciuti o sconosciuti) in un campione di soggetti. I metodi per effettuare questa indagine qualitativa sono svariati, e la scelta tra l’uno o l’altro dipende dall’obiettivo che si vuole perseguire.
- Osservazione diretta: un metodo d’indagine che assicura la possibilità di raccogliere le opinioni e reazioni del campione nel modo meno filtrato possibile. Questa analisi consiste nell’osservare le persone nella loro routine abituale durante le loro interazioni col prodotto, attraverso una registrazione con telecamera o un’analisi dal vivo.
- Osservazione partecipante: il ricercatore è parte della situazione che si appresta a studiare e la influenza attraverso la partecipazione attiva nella situazione o nel gruppo campione.
- Interviste: in una conversazione a due vengono raccolte informazioni dettagliate, utili per comprendere approfonditamente un determinato argomento. Le interviste qualitative sostanzialmente consistono nel processo di raccogliere dati facendo domande alle persone. Sono molto flessibili: strutturate e non, di persona e per telefono, ecc.
- Gruppi di discussione: condotto di persona oppure virtualmente, questo metodo di indagine consiste nel chiedere a un gruppo ridotto di persone di esprimersi riguardo un argomento specifico. Un’ottima strategia per testare le reazioni del proprio gruppo target in modo controllato ma quasi “naturale”.
- Sondaggi: i questionari scritti e i sondaggi sono un altro metodo utile per raccogliere dati qualitativi.
- Analisi dei documenti. i documenti possono essere scritti, visivi e audio e devono esistere indipendentemente dal ricercatore: materiale pubblicato da istituzioni e centri di ricerca, account su social network e blog online.
Come fare una ricerca qualitativa passo per passo
Come ogni altra ricerca di mercato, anche la ricerca qualitativa si divide in cinque fasi:
1. Definizione: qual è l’obiettivo dell’analisi qualitativa?
Prima di poter eseguire un’analisi qualitativa, è necessario pianificare ogni passo nei dettagli. Innanzitutto, bisogna individuare qual è lo scopo della ricerca qualitativa, qual è la domanda a cui vogliamo rispondere. Come già accennato in precedenza, è importante avere in chiaro questo punto in quanto nella ricerca qualitativa si usano domande aperte: se le domande non sono ben formulate lasciano troppa libertà agli intervistati ed inficiano i dati raccolti.
In questa fase è opportuno effettuare anche un’analisi costi-benefici per essere sicuri che valga la pena condurre una ricerca qualitativa per il tema in questione.
2. Design: quale approccio e tipo di ricerca scegliere?
Una volta capito qual è l’obiettivo, bisogna capire come perseguirlo, ovvero quale tipo di ricerca usare. Nella ricerca qualitativa esistono due tipologie di indagine: la ricerca esplorativa e la ricerca descrittiva. Laddove nella prima l’oggetto di ricerca è tutto da esplorare senta limitazioni (consce e non), nella seconda invece si predilige un approccio (appunto) descrittivo, elencando le caratteristiche dell’oggetto di ricerca senza relazioni di tempo e/o causa.
Infine, in questa fase si chiariscono anche le seguenti questioni:
- Dove si trovano i dati?
- Quale metodo di raccolta dei dati si userà?
- Quali sono i tempi e il budget a disposizione?
- Chi esegue la ricerca qualitativa: un istituto esterno o un dipartimento interno?
Raccolta dati: quale metodo di raccolta dati usare?
Abbiamo già visto che i dati possono essere raccolti per iscritto, per telefono, via Internet o di persona sul posto, a seconda del metodo di raccolta che si sceglie di usare, di seguito i principali:
- Focus group e interviste: discussioni in piccoli gruppi sotto la guida di un moderatore o conversazioni individuali.
- Ricerca etnografica: un’osservazione diretta e coinvolta nella situazione che si vuole indagare, il ricercatore si integra nell’ambiente dell’acquirente.
- Diario: commenti rilasciati dagli acquirenti circa le loro reazioni e opinioni quando usano il prodotto o servizio oggetto di studio,
- Prova dei prodotti: un campione di acquirenti usa il prodotto a casa e per un determinato periodo di tempo, per poi riferire la propria esperienza.
- User Experience Research (UX): un test di usability che mostra il grado di navigabilità del sito, quanto facilmente gli utenti possono usare il sito.
Analisi dei dati qualitativi: quale metodo di analisi usare?
Una volta raccolti i dati, bisogna esaminarli. Sebbene esistano diversi metodi di indagine, tutte le modalità di analisi della ricerca qualitativa si occupano perlopiù di “critica” testuale, in quanto i dati non sono numerici e vanno quindi interpretati. Di seguito i principali metodi di analisi dei dati qualitativi:
- Codici: per identificare schemi e caratteristiche comuni, si etichettano delle variabili nel contesto delle domande poste durante la raccolta di dati. Assegnando cioè una parola o un numero a una certa categoria si crea una lista preimpostata di codici. Durante la codifica delle risposte raccolte si possono aggiungere e modificare i codici per meglio descrivere i pattern emersi dall’analisi (parole e argomenti ricorrenti, delle sottocategorie ecc.…)
- Statistiche descrittive: le statistiche descrittive sono da supporto quando si vogliono riassumere ed esporre chiaramente dei dati qualitativi, soprattutto quando si è alla ricerca di tendenze ricorrenti. Un esempio è la valutazione HR di un manager sulla base di schede compilate dal personale in azienda: statisticamente che “voto” si può assegnare al manager in esame?
- Analisi del contenuto/semiotica: si esaminano le risposte in cerca di tematiche e significati, tramite sulla base della frequenza con cui si ripetono i vocaboli per identificare strutture e schemi regolari in un testo orale o scritto (ad es. “seconda opportunità” o “fare la differenza”), per poi fare ipotizzare il significato di queste ripetizioni.
Nel complesso, il processo di analisi nella ricerca qualitativa è più complesso di una quantitativa, poiché la valutazione dei dati è spesso difficile da standardizzare, trattandosi di risposte con una struttura aperta.
Documentazione: come si organizzano i risultati?
Affinché l’analisi giunga a buon fine, è necessaria documentare dettagliatamente e con precisione i risultati, redigendo un rapporto di ricerca. Se si sono sviluppate tabelle e grafici, questi devono essere attentamente riportati e spiegati. Il rapporto deve mettere in chiaro la relazione tra l’oggetto di ricerca e i risultati ottenuti, inclusi i metodi e il modus operandi utilizzati, solo così l’analisi qualitativa può fungere da solido punto di partenza per una strategia di marketing.
Metodi di ricerca qualitativi: vantaggi e svantaggi
Un’analisi qualitativa fornisce una comprensione profonda delle risposte del campione esaminato, ma può presentare alcune difficoltà al momento dell’analisi dei risultati in quanto non fornisce dati numerici. È per questo che essa richiede competenze specifiche nel ricercatore che la esegue. È assolutamente necessario che la formulazione delle domande sia chiara e qualunque convinzione o punto di vista preesistente nel ricercatore non influenzi la sua interpretazione dei risultati.
I limiti dei metodi di ricerca qualitativi sono l’altra faccia della medaglia dei suoi vantaggi, ovvero l’individualità e soggettività delle risposte raccolte. Spesso, il processo di standardizzazione delle risposte per estrapolare dei dati generici con cui comprovare o confutare le teorie iniziali risulta molto problematico. Malgrado ciò, la ricerca qualitativa è stata molto rivalutata recentemente grazie all’utilizzo di un maggiore rigore nell’applicazione delle procedure e dell’elaborazione dei dati supportato dai software per sondaggi.
Esempi di analisi qualitativa
Un’analisi qualitativa ha molti usi, il nostro modello di indagine di Feedback a 360° e il questionario soddisfazione cliente sono buoni esempi su come utilizzare domande qualitative per ottenere una visione completa delle prestazioni di un’impresa.
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